Saluti dalla DS Iiriti
La prima volta che ho visto questa scuola
avevo cinquant’anni e il costume sotto ai vestiti.
La prima volta che ho scoperto questa scuola
il profumo degli aghi di pino mi è entrato nel cuore
e lì è rimasto,
come un ponte che avvicina punti inconciliabili.
La prima volta che ho guardato questa scuola
ho detto: “È lei la mia scuola, non ne voglio altre”.
La prima volta che ho lavorato in questa scuola
ho pensato: “Mi manca casa, ma quanto sono fortunata!”.
La prima volta che ho sentito giocare
i bambini in giardino
ho sognato i nidi di primavera.
La prima volta che ho fatto la preside
ho sentito il corpo stanco
e la mente piena di pesciolini colorati,
che i filosofi chiamano idee.
La prima volta che ho salutato questa scuola
era un giorno di fine agosto
che aveva dentro il profumo di un’altra
prima
piccola
lucida
prima volta.
Carissimo personale scolastico dell’Istituto comprensivo 3 di Grosseto fra lo scotch, le forbici e trenta scatoloni che aspettano il corriere vi saluto e vi abbraccio.
In Maremma ho imparato che lo stradello è l’andirivieni e il crostino non è una squisitezza locale ma un problema da risolvere, Maremma misteriosa.
In questi giorni molti di voi sono venuti a salutarmi e ciascuno mi ha donato un pensiero gentile: “Si ricordi, dirigente, che con lei abbiamo fatto tante cose belle”.
Molte altre cose avrei voluto condividere con voi: non c’è stato il tempo.
Ma quanto di bello abbiamo raggiunto lo abbiamo realizzato insieme, come una squadra di rocciatori, un passo dentro l’altro.
Attesa, lavoro, felicità.
Dopo la semina si attende il raccolto.
La scuola la fate voi, carissimi docenti e personale ausiliario e di segreteria. I dirigenti ascoltano, organizzano, supportano, ammirano le magie che riuscite a fare.
Dopo la semina viene il raccolto.
Dopo un raccolto ne viene un altro.
Dopo un racconto ne viene un altro ancora.
Vi auguro, dunque, di saziarvi condividendo un pasto buono.
Che non vi manchi mai il pane sulla tavola, un libro sul comodino e una parola gentile a chi vi sta vicino.
Che non vi manchi mai l’allegria e quella scintilla che vi faccia dire questa scuola è anche mia.
La dirigente scolastica
Maria Natalia Iiriti